Nel 1192 il re normanno Tancredi, a ricordo delle nozze celebrate a Brindisi fra il figlio Ruggero e la principessa Irene, figlia di Isacco imperatore di Costantinopoli, finanziò il rifacimento della fontana eretta in età romana.
Nel 1192 il re normanno Tancredi, a ricordo delle nozze celebrate a Brindisi fra il figlio Ruggero e la principessa Irene, figlia di Isacco imperatore di Costantinopoli, finanziò il rifacimento della fontana eretta in età romana. Nel 1549 fu nuovamente restaurata ed un’epigrafe, ancora in sito, rende memoria dei promotori dell’iniziativa. Nel 1828, risultando la fontana poco più che un cumulo di macerie, il Decurionato brindisino ne deliberò la ricostruzione. Per vantaggio della cittadinanza si pensò allora d’ingrandirla portandola alle attuali dimensioni. Fra i materiali reimpiegati sono i due mascheroni, attribuibili al XII secolo, inseriti nei nicchioni laterali.
Nel 1192 il re normanno Tancredi, a ricordo delle nozze celebrate a Brindisi fra il figlio Ruggero e la principessa Irene, figlia di Isacco imperatore di Costantinopoli, finanziò il rifacimento della fontana eretta in età romana. Nel 1549 fu nuovamente restaurata ed un’epigrafe, ancora in sito, rende memoria dei promotori dell’iniziativa. Nel 1828, risultando la fontana poco più che un cumulo di macerie, il Decurionato brindisino ne deliberò la ricostruzione. Per vantaggio della cittadinanza si pensò allora d’ingrandirla portandola alle attuali dimensioni. Fra i materiali reimpiegati sono i due mascheroni, attribuibili al XII secolo, inseriti nei nicchioni laterali.